La segretaria

La segretaria
Renée Knight

Piemme, pubblicato nel Novembre 2018
305 Pagine

Christine Butcher è la segretaria perfetta, la segretaria che tutti sognano di avere. Non sbaglia un colpo, organizza le giornate in maniera impeccabile ed è una persona di cui non si può fare a meno. Mina Appleton, che tiene le redini della catena dei supermercati del padre, lo sa bene. Le è grata per il lavoro di segretaria che svolge per lei, ma sopratutto per i segreti che tiene tali dentro di sé.

Dopo l'accusa di Mina di falsa testimonianza e intralcio alla giustizia, Christine, la devota segretaria, viene travolta in un vortice senza fine, fatto di tribunali e processi.
Ma c'è un prezzo da pagare per la dedizione di Christine? Proteggerà i segreti di Mina ad ogni costo?
Il dubbio si insinua piano piano in Mina, e strani sospetti iniziano a crearsi nella sua mente. Conosce davvero la propria segretaria?

"Quello del testimone silenzioso è un ruolo a cui sono abituata. Osservi, ascolti e la tua lealtà e discrezione non sono mai messe in dubbio. Ma sono qualità per cui ho pagato un caro prezzo e che mi hanno fatto vivere la più plateale delle umiliazioni."

L'arco temporale in cui si svolge la vicenda è molto ampio, più di quindici anni, sviluppati in meno di 300 pagine. Forse troppo tempo per così poche pagine. Nonostante si riesca ad avere un'idea chiara del rapporto tra Christine e Mina, alcuni passaggi purtroppo sono rapidi e altri sottintesi, altri ancora sono addirittura superflui ai fini della trama, come la storia familiare della protagonista tralasciata al margine, del tutto evitabile.
La sensazione che si ha è che gli stessi concetti si ripetano, senza che la storia cambi direzione o diventi più avvincente.
La devozione di Christine nei confronti del suo lavoro e soprattutto di Mina, è portata all'esasperazione. Un chiaro esempio di "acqua cheta che rompe i ponti", mai sottovalutare i caratteri che sembrano tranquilli, anche le persone più insospettabili possono essere pericolose, più di quanto possa sembrare.

Il narratore in prima persona rende - personalmente - sempre più coinvolgente un libro, anche se in questo caso il ritmo della storia rimane piuttosto piatto fino alla fine, per questo mi sento di dare un consiglio a chiunque volesse leggete "La segretaria": fatelo dimenticandovi del fattore thriller, pressoché inesistente, e leggetelo come un romanzo che analizza l'evoluzione di un rapporto, da cui non aspettarsi salti mortali e adrenalina.

La segretaria
Renée Knight

Piemme, pubblicato nel Novembre 2018
305 Pagine

Christine Butcher è la segretaria perfetta, la segretaria che tutti sognano di avere. Non sbaglia un colpo, organizza le giornate in maniera impeccabile ed è una persona di cui non si può fare a meno. Mina Appleton, che tiene le redini della catena dei supermercati del padre, lo sa bene. Le è grata per il lavoro di segretaria che svolge per lei, ma sopratutto per i segreti che tiene tali dentro di sé.

Dopo l'accusa di Mina di falsa testimonianza e intralcio alla giustizia, Christine, la devota segretaria, viene travolta in un vortice senza fine, fatto di tribunali e processi.
Ma c'è un prezzo da pagare per la dedizione di Christine? Proteggerà i segreti di Mina ad ogni costo?
Il dubbio si insinua piano piano in Mina, e strani sospetti iniziano a crearsi nella sua mente. Conosce davvero la propria segretaria?

"Quello del testimone silenzioso è un ruolo a cui sono abituata. Osservi, ascolti e la tua lealtà e discrezione non sono mai messe in dubbio. Ma sono qualità per cui ho pagato un caro prezzo e che mi hanno fatto vivere la più plateale delle umiliazioni."

L'arco temporale in cui si svolge la vicenda è molto ampio, più di quindici anni, sviluppati in meno di 300 pagine. Forse troppo tempo per così poche pagine. Nonostante si riesca ad avere un'idea chiara del rapporto tra Christine e Mina, alcuni passaggi purtroppo sono rapidi e altri sottintesi, altri ancora sono addirittura superflui ai fini della trama, come la storia familiare della protagonista tralasciata al margine, del tutto evitabile.
La sensazione che si ha è che gli stessi concetti si ripetano, senza che la storia cambi direzione o diventi più avvincente.
La devozione di Christine nei confronti del suo lavoro e soprattutto di Mina, è portata all'esasperazione. Un chiaro esempio di "acqua cheta che rompe i ponti", mai sottovalutare i caratteri che sembrano tranquilli, anche le persone più insospettabili possono essere pericolose, più di quanto possa sembrare.

Il narratore in prima persona rende - personalmente - sempre più coinvolgente un libro, anche se in questo caso il ritmo della storia rimane piuttosto piatto fino alla fine, per questo mi sento di dare un consiglio a chiunque volesse leggete "La segretaria": fatelo dimenticandovi del fattore thriller, pressoché inesistente, e leggetelo come un romanzo che analizza l'evoluzione di un rapporto, da cui non aspettarsi salti mortali e adrenalina.
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